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Educazione Gesto Grafico

L’educazione del gesto grafico è un trattamento sulla “brutta scrittura”, un’espressione di sofferenza e di disadattamento riscontrabile soprattutto nei bambini e conseguentemente nell’adolescente e a volte nell’adulto.
Spesso la difficoltà nello scrivere e l’incapacità di riprodurre non solo i segni alfabetici, ma anche i numeri, in assenza di deficit intellettivi e neurologici, può provenire dalla mancanza di motivazione, di senso della disciplina e di concentrazione o dalla mancanza di una giusta “educazione” alla scrittura con l’attenzione alla postura, alla presa della penna e ai tempi di apprendimento dei piccoli allievi.

Il percorso di educazione del gesto grafico prevede la verifica della presenza dei prerequisiti fondamentali per l’apprendimento della scrittura e sarà finalizzato a ripristinare le funzioni grafiche perdute sia per ristabilirne la sua funzione comunicativa ma anche di renderla piacevole, tramite:
• Fogli e lavagna
• matite colorate, pastelli e gessi
• musica e ritmo
• respirazione e coordinazione

e tanto ancora, sulla base della relazione che di volta in volta si stabilisce con il bambino.

Il bambino con DSA

Il bambino con DSA è un bambino che si impegna, ma nonostante gli sforzi immensi che fa non riesce a stare al passo con i suoi compagni di classe.

Oltre alle difficoltà di natura scolastica si affiancano in questi bambini problemi di natura emotiva, comportamentale e relazionale che non solo influenzano il loro benessere ma anche quello dei genitori.
Le figure che entrano in contatto con questi ragazzi possono affermare che gli ostacoli che incontrano nel loro processo di apprendimento li porta spesso ad essere demotivatidisinteressati e a mettere in atto atteggiamenti di evitamento nei confronti dei compiti scolastici per sottrarsi alla frustrazione e all’insuccesso atteso.

L’educatore del gesto grafico condividerà con i genitori le attività che settimanalmente verranno proposte al bambino. Il genitore potrà così accompagnare e seguire a distanza il proprio figlio in questo percorso di crescente autonomia.

“Il cambiamento non è mai doloroso, solo la resistenza al cambiamento lo è”. Buddha

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