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Problematiche dell'età adulta

Le conoscenze teoriche, le possibilità della psicoterapia si incontrano con la soggettività, con l’irripetibile esperienza di sé e del mondo in ognuno di noi. Per questo ogni atto terapeutico richiede collaborazione ed alleanza.
Per stabilire una buona relazione, fondata su una fiducia ragionevole, il primo compito del terapeuta è alleviare la sofferenza. Quindi, quando possibile, capirne il senso. Sempre rispettando il principio che ogni atto terapeutico deve essere spiegato, discusso e concordato.

Disturbi d'ansia

L’ansia è la percezione sgradevole di qualcosa di negativo che incombe su di noi. Una paura riguardo ad eventi futuri che potrebbero condizionare in modo negativo la nostra esistenza o quella dei nostri cari. Si accompagna a manifestazioni fisiche sgradevoli quali tachicardia, percezione di mancanza d’aria, tremore. Il pensiero salta da un’idea all’altra, ma conserva la paura come tonalità di fondo. È il disturbo psichico più frequente e, a volte, domina il quadro clinico. Vediamo in quali forme principali si manifesta l’ansia.

Attacco di panico: Improvvisa e tumultuosa comparsa di intensa ansia con percezione di catastrofe imminente.
Agorafobia: Ansia verso le situazioni da cui sarebbe difficile o imbarazzante uscire.
Fobia specifica: Ansia, anche estremamente intensa, verso un oggetto o una situazione temuta. Si accompagna a significativi comportamenti di evitamento.
Fobia sociale: Ansia verso situazione che richiedono un qualche tipo di prestazione sociale (parlare in pubblico, incontri sentimentali e sessuali ecc…).
Disturbo ossessivo-compulsivo: Disturbo caratterizzato da pensieri tormentosi che vengono in mente in modo parassita. La mente è tormentata dal dubbio e dall’ansia. I pensieri tormentosi (le ossessioni) si accompagnano a comportamenti necessari per calmare l’ansia (le compulsioni). Le compulsioni assumono in genere caratteristiche superstiziose o magiche.
Disturbo postraumatico da stress: Caratterizzato dal rivivere nella mente un evento traumatico. La mente è pervasa da immagini dell’evento e da un intenso corredo di ansia e sgradevolezza.
Disturbo d’ansia generalizzato: Ansia e preoccupazione in corso per molti eventi o pensieri (non riguardano un tema specifico) che il paziente generalmente riconosce come eccessivi e inappropriati.

Disturbi dell'umore

La tristezza è parte della vita, ma quando diventa intensa, violenta o pervasiva in modo subdolo e si accompagna a perdita del piacere di vivere, dell’iniziativa e si accompagna a sentimenti di svalutazione di sé ed una percezione dolorosa e continua di perdita, parliamo di depressione.

Depressione maggiore: Esperienza penosissima di intensa depressione della durata di almeno due settimane. Caratterizzato da profonda tristezza, colpa, perdita del piacere di vivere, oppressione mentale e fisica. Durante l’episodio di depressione maggiore è costante un grave scadimento della capacità lavorativa e sociale. Nei bambini e negli anziani può prevalere l’irritabilità anche in assenza di umore francamente triste.
Disturbo distimico: Orientamento depressivo dell’umore quotidiano e duraturo nel tempo, per una durata di almeno due anni. L’umore provoca uno scadimento della qualità e del piacere di vivere, senza assumere il carattere di gravità dell’episodio depressivo maggiore.
Disturbo bipolare: Uno o più episodi di eccitamento dell’umore. Una condizione caratterizzata da umore euforico, sopravvalutazione delle proprie capacità personali. Aumento della velocità del pensiero, insonnia e iperattività. Gli episodi possono essere intervallati da uno o più episodi depressivi.
Disturbo ciclotimico: È caratterizzato da un’alternanza di periodi di depressione, non grave, e periodi di euforia. La durata è di almeno due anni, in genere questo disturbo dura molto più a lungo.

Disturbi del sonno

I principali disturbi del sonno sono le dissonnie (disturbi della quantità e qualità del sonno) e le parasonnie (comportamenti anomali e disturbi fisiopatologici durante il sonno e nell’atto del risveglio-addormentamento). Fra le parasonnie ricordiamo il disturbo da incubi, il terrore notturno e il sonnambulismo.
Insonnia primaria: Disturbo della durata e della qualità del sonno. Molto frequente, spesso correlato ad ansia e depressione.

Disturbi sessuali

Molto correlati all’ansia ed altre condizioni psicopatologiche, i disturbi sessuali si dividono in disfunzioni sessuali, parafilie, disturbi dell’identità di genere.

Le disfunzioni sessuali riguardano malfunzionamenti del desiderio, dell’eccitazione, dell’orgasmo e della risoluzione. Sono disturbi comuni e comprendono il difetto di desiderio, le disfunzioni dell’eccitazion ecompresa la disfunzione erettile maschile – l’eiaculazione precoce o ritardata, i disturbi dell’orgasmo femminile. Queste patologie sono frequentemente collegate ad ansia e depressione.

Le parafilie sono più comunemente chiamate perversioni. Sono caratterizzate da fantasie e comportamenti che prevedono oggetti, attività o situazioni inusuali. Hanno rilevanza clinica solo quando provocano disfunzione sociale, lavorativa e in altri campi della vita. I più comuni sono l’esibizionismo, il feticismo, il masochismo, il sadismo, il travestitismo, voyerismo. Da notare che l’omosessualità non è una perversione, bensì una condizione normale.
I disturbi di identità di genere comprendono una persistente e intensa identificazione col sesso opposto.

Disturbi di personalità

Sono condizioni durature e pervasive dell’interiorità e del comportamento delle persone che deviano dalle aspettative della cultura dell’individuo.
Esordiscono, in genere, durante l’adolescenza, sono stabili nel tempo, provocano disagio e menomazioni. Il disturbo di personalità più noto ed importante è il disturbo borderline. Questo disturbo è caratterizzato da marcata instabilità delle relazioni interpersonali con comportamenti tumultuosi e incostanti, marcata labilità affettiva e impulsività, ansia, tendenza alla depressione, oscillazioni forti e improvvise della considerazione di sé.

Disturbi del comportamento alimentare

Sono caratterizzati da grossolane alterazioni del comportamento alimentare e correlata alterazione della percezione di sé e della propria immagine corporea.
• Anoressia: Sistematico e duraturo rifiuto di mantenere il proprio peso corporeo al di sopra del minimo fisiologico. Si accompagna spesso, nel sesso femminile, ad amenorrea. Nell’anoressia l’alterazione della percezione di sé è costante e pervasiva. Ansia e depressione possono fare parte del corredo.
• Bulimia: Caratterizzata da “abbuffate” alimentari seguite da condotte improprie per controllare il peso e l’ansia quali vomito, uso di lassativi ecc…

“Se lo psicoterapeuta deve poter custodire il silenzio, è perché attribuisce un valore assoluto alla parola del paziente”. J. Lacan

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